Luigi Auriemma | biographyworksexhibitionswebSite



Born in Naples in 1961 where he lives and works.

Founder and coordinator of the art magazine "LEONARDA". Since 1988 he has participated in several solo and group exhibitions
of the most important are "C_END_RE" at the Museum of the Underground (Naples),
"Permanent Collection 1" by Bruno Corà to CAMUSAC (Cassino Museum of Contemporary Art),
"è_cri_t" Magazzini Fisherman Contemporary Art (Benevento),
"Dio_Gene" at the Archaeological Museum of Naples, "FRIENDS" at Caserta D2.0-box,
"Theme entrusted another's ability to interpret or guess" at the Art Studio Casagrande,
"ENIGMA" in the gallery "The Factory", "PORTRAITS" in the gallery "Rab Arco", "Trilogy" in the modern art of Cento,
"died Opera Gallery" in the gallery "Piano Nobile" (Perugia) and "Assumptions young art" Flash Art Milano.



Nato a Napoli nel 1961 dove vive e lavora.

Fondatore e coordinatore della rivista d’arte “LEONARDA”. Dal 1988 ha partecipato a svariate esposizioni personali e collettive
tra le più importanti ricordiamo “C_END_RE” al Museo del Sottosuolo (Napoli),
"Collezione Permanente 1" a cura di Bruno Corà al CAMUSAC (Cassino Museo Arte Contemporanea),
“è_cri_t” ai Magazzini Pescatore ArtContemporanea (Benevento),
"Dio_Gene" al Museo Archeologico di Napoli, "FRIENDS" al d2.0-box di Caserta,
"Tema affidato all’altrui capacità di interpretare o indovinare” allo Studio d'arte Casagrande,
"ENIGMA" nella galleria "L'Opificio", "RITRATTI" nella galleria "Arco di Rab", "Trilogia" nella galleria d'arte moderna di Cento,
"Opera morta" nella galleria "Piano Nobile" (Perugia) e "Ipotesi arte giovane" Flash Art Milano.
Sue opere sono inserite in collezioni pubbliche e private.

La ricerca di Luigi Auriemma, un artista dell'assenza e della virtualità, prosegue un suo già chiaro e definito percorso che si scopre consustanziale allo specifico filmico sulla trasparenza e sul margine tra visibilità e invisibilità. L'opera diventa una traccia sulla possibilità logica, è un tranello semantico che affonda la sua origine sulla differenza semiologica: significato e significante s'incontrano. Le sue opere, i segni, le parole, i materiali sono simbolo della continuità ineluttabile della vita e della morte.Tra materia, parole, pensiero che scivolano via fuggenti, l'artista sposta tutta la sua attenzione sull’opera d’arte considerandola un organismo vivente e vedente. L'opera può vivere anche al di là di quel limite fisico che ne giustifica la presenza e anche attraverso il nostro sguardo; mentre osserviamo l'opera è la stessa opera ad osservare noi. Il lavoro dell'artista napoletano interseca testi e immagini. La parola si interroga sulla proprio consistenza, l'origine, natura, prima di diventare immagine di se stessa. Anche i materiali utilizzati sono fortemente evocativi come: l’argilla, la luce, il vetro, il sangue, i capelli, la cenere ecc..
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