MARIO VELOCCI | biographyworksexhibitionswebSiteBorn in Italy - Monte San Giovanni Campano (FR) in 1949 - where he lives and works.
Short biography:
Sculptor, graduated at the Academy of Fine Arts in Rome, was born from a family of peasants. His mother, Elena, is a fundamental
figure in the artist's life, she directs him towards sculpture, making her simply play with clay, in the fields where she goes
for agricultural work. And so those hands gradually become the hands of a sculptor: "Farmer of the soul of art". His artistic
training takes place on the school benches, but above all on the fields of grain, in the work of the earth, the same land from
which he draws inspiration for his works. The line, which in the work of Velocci becomes the vital lymph of each sign, is born
from the shape of the bird's beak, which in the years turns and sublimates in red line, an emblematic sign of all his work. For
many years, Mario Velocci has been carrying an artistic talk about space, line and sound, in fact many of his works are literally
or metaphorically sound, "symphonies" written with artist notes. All his way is marked by a sign of strength, a neuralgic sign of
a life spent with iron-hardening hands, affecting paper, molding steel and molding thought. The artist loves the "hot" steel for
his sculptures, which move and "sound" with the wind, embracing and touching the essence of the air, loves the wrinkled body of
the "paper" he himself tears and recreates in the space of a material, "red" life.
Main personal exhibitions: Galleria d’arte Tiffany Palermo. Studio d’arte il Moro, Firenze. Studio Veder, Milano. Centro d’arte
Internazionale U. Mastroianni, Arpino. Centro d’arte Contemporanea L. Sarro, Roma. Spazi sonori, Villa Fogliano Latina.
Galleria Romberg, Latina. Bha Art, Roma. Spazio Gagliardini Schola, Jesi. Accademia delle Arti e Nuove Tecnologie, Roma.
Angelus Novus, L’Aquila. Omaggio al poeta, GEZIM HAYDARI Frosinone. Nel 2011 è invitato alla Biennale di Venezia
(Padiglione Italia – Sezione Lazio, Roma, Palazzo Venezia).
d2.0-box – Spazio.Linea-Suono. – Caserta.
Nato a Monte San Giovanni Campano, prov. di Frosinone, nel 1949 dove vive e lavora.
Breve biografia:
Scultore, diplomato presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, nasce da una famiglia di contadini. Sua madre, Elena, figura&
fondamentale nella vita dell’artista, lo indirizza verso la scultura, facendolo semplicemente giocare con della creta, nei campi
ove si recano per il lavoro agricolo. E così quelle mani diventano via via le mani di uno scultore: “Contadino dell’anima
dell’arte”. La sua formazione artistica avviene sui banchi della scuola, ma soprattutto sui campi di grano, nel lavoro della
terra, quella stessa terra da cui trae l’ispirazione per le sue opere. La linea, che nel lavoro di Velocci diventa linfa vitale
di ogni segno, nasce dalla forma del becco d’uccello, che poi negli anni si trasforma e si sublima in linea rossa, segno
emblematico di tutto il suo lavoro. Mario Velocci da anni porta avanti un discorso artistico legato allo spazio, alla linea e al
suono, infatti molte sue opere sono letteralmente o metaforicamente sonore, “sinfonie” scritte con note d’artista. Tutta la sua
strada è contraddistinta da un segno di forza, segno nevralgico di una vita trascorsa con le mani che arroventano il ferro, che
incidono la carta, che modellano l’acciaio e plasmano il pensiero. L’artista ama il “caldo” acciaio per le sue sculture, che si
muovono e “suonano” con il vento, che abbracciano e sfiorano l’essenza dell’aria, ama il corpo rugoso della “carta”, che lui
stesso strappa e ricrea nello spazio di uno “spessore” materico, rosso di vita.
Principali mostre personali: Galleria d’arte Tiffany Palermo. Studio d’arte il Moro, Firenze. Studio Veder, Milano. Centro
d’arte Internazionale U. Mastroianni, Arpino. Centro d’arte Contemporanea L. Sarro, Roma. Spazi sonori, Villa Fogliano Latina.
Galleria Romberg, Latina. Bha Art, Roma. Spazio Gagliardini Schola, Jesi. Accademia delle Arti e Nuove Tecnologie, Roma.
Angelus Novus, L’Aquila. Omaggio al poeta, GEZIM HAYDARI Frosinone.
Nel 2011 è invitato alla Biennale di Venezia (Padiglione Italia – Sezione Lazio, Roma, Palazzo Venezia).
d2.0-box – Spazio.Linea-Suono. – Caserta.